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LA FESTA DELLE DONNE LA CELEBRIAMO CON UN LIBRO

Come vi avevo anticipato eccomi di nuovo qui, il giorno della festa delle donne, a parlarvi di un libro che parla delle donne e che mi ha entusiasmata: IL FEMMINISMO NEL PENSIERO POLITICO: UN SAGGIO DI STORIA DIMENTICATA, di Katiuscia Giubilei. Oggi pubblicherò  l’introduzione, e nel prossimo appuntamento potremo iniziare a leggere il primo capitolo.

Come al solito l’intrusione fashion, è più forte di me, la devo mettere!!! Questo outfit comodo e informale lo trovo veramente adatto per un pomeriggio di relax,  appunto passato a leggere un libro. Al posto della solita copertina un poncho. E l’ultima mania delle celeb è personalizzare oggetti e abiti.

L’ho fatto anch’io, aggiungendo le mie iniziali. In questo caso sono adesive, ma volendo si possono ricamare.

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Foto by Francesco Massella

ll maschilismo, che denuncia l’autrice, si riscontra persino nella linguistica ed infatti alla presentazione , in occasione della prima uscita, intervenne come relatore, tra gli altri, il docente universitario di Teoria dei Linguaggi, Riccardo Finocchi. Il tema è molto aggiornato e ripreso, tanto che proprio di grammatica al maschile parla in queste ore la stessa Presidentessa della Camera, Laura Boldrini, in una sua lettera rivolta a tutti i deputati invita ad usare la declinazione al femminile quando ci si rivolge al una donna.

                                                                          Introduzione

Il ruolo della donna oggi è parte integrante della politica ed anzi la influenza, dopo anni di lotte durante cui il maschio ha tentato di escludere la nostra rappresentazione di genere. Eppure il femminismo ha segnato un importante passaggio storico, articolato in un vivace dibattito e ripreso ai nostri giorni ancora più fortemente che nel passato.Una serie infinita di fattori socio-culturali ha causato per anni l’assenza delle donne dalla sfera pubblica e con questo saggio tenterò di andare a rileggerli insieme a chi sarà curioso di saperne di più.

A cominciare dalla prima donna, Eva, la disparità è evidente fin anche nei Testi Sacri: è con lei che inizia la storia della disuguaglianza, poiché compare in secondo piano nel racconto biblico, costola di Adamo in un primo momento e sua rovina poi. Eva è la prima donna della storia ma non riesce ancora a scrollarsi di dosso la colpa originaria, che anzi ricade su tutte noi sue eredi.

Eva è peccatrice e tentatrice, creata dopo tutto il resto del mondo; come gli animali non riceve il proprio nome direttamente da Dio ma da Adamo. È dunque una creazione imperfetta generata al solo scopo di non lasciare il solitudine il primo uomo e di partorire figli.

È chiaro che la tradizione ecclesiastica ci presenta una prima donna secondaria, assoggettata all’ uomo e seduttrice, elemento di peccato e ragione di condanna. Eva cede alle lusinghe del demonio e causa la perdizione dell’ intero genere umano. È lei la prima e la più grande peccatrice, a cui la religione cattolica oppone Maria, sua antitesi, speranza e rifugio del peccatore, donna e madre velata di immacolata perfezione.

Ma né Eva né tantomeno Maria rappresentano realmente la donna, fortunatamente rivalutata dalla cultura laica e interpretabile, nel rapporto di coppia, in queste parole “ (…) un incontro tra una donna e un uomo può raggiungere una dimensione di universalità se ha luogo nella fedeltà di ognuno al proprio genere e questo avvenimento manifesterebbe un’incrinatura nella costruzione della storia e rivelando l’orizzonte di una nuova era da edificare coscientemente e attivamente ”.

 

 Sono poche parole queste di una femminista contemporanea francese, Luce Irigaray estratte dal suo libro dal titolo “ Amo te ” ( 1980 ) ed integrate al contesto politico, ben interpretano in senso della mia ricerca.

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L’autrice Katiuscia Giubilei

Una recensione del << Corriere dell’Umbria >> ( 8 novembre 1997 ) riporta tra le foto la grande Oriana Fallaci, ( si era spenta solo l’anno precedente la pubblicazione ) interpretata da Vittoria Puccini e rievocata di recente nella fiction di grande successo su Rai Uno.recensione_CorrieredellUmbria

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Foto by Francesco Massella

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hair stylist  Marco Terzulli

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Foto IPA. GETTY IMAGES, OLYCOM

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Foto IPA. GETTY IMAGES, OLYCOM

 

 

 

 

 

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